Come operiamo

La Società per rispondere alle sempre nuove sfide del mercato e per soddisfare in modo rigoroso un contesto altamente competitivo, si avvale di tecnici qualificati e operai specializzati, di tecniche e prodotti innovativi.

Nel tempo la società ha inoltre selezionato una rete di aziende che vengono coinvolte per l’esecuzione di lavori specialistici, mantenendo comunque l’assoluto controllo del processo produttivo e la responsabilità qualitativa nei confronti del cliente.

Gli elementi che contraddistinguono il nostro modo di operare sono:

La qualità

dei prodotti offerti e dei lavori realizzati, ottenuta grazie all’ applicazione sistematica del Sistema di Gestione per la Qualità UNI EN ISO 9001:2015 settore EA 28, all’utilizzo di fornitori e materiali qualificati e all’adeguamento al D.Lgs 231/01

La sicurezza e la salute

dei lavoratori che sono al centro dell’attenzione della società che si impegna continuamente a perseguire gli obiettivi di miglioramento che si pone, fornendo formazione ed attrezzature moderne ed innovative

La competenza professionale

che in completa sinergia con un’adeguata conoscenza ed esperienza normativa, grazie anche alla collaborazione di avvocati in sede, garantiscono dei risultati eccellenti

L’assistenza

post installazione è uno dei servizi in cui crede fortemente la società, mettendo a disposizione dei propri clienti la possibilità di aderire al Piano di Manutenzione Preventiva programmata degli impianti, e la disponibilità dei nostri tecnici

Modello Organizzativo 231/01 - Codice etico

Approvato dal Consiglio di Amministrazione il 16 settembre 2024

Con il Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 (D.Lgs. n. 231/2001) è stata dettata la disciplina della “responsabilità degli enti per gli illeciti amministrativi dipendenti da reato”.

Tale disciplina si applica agli enti forniti di personalità giuridica e alle società e associazioni anche prive di personalità giuridica.

Secondo la disciplina introdotta dal D.Lgs. n. 231/2001, le società possono essere ritenute “responsabili” per alcuni reati (generalmente dolosi, talvolta colposi) commessi o tentati, nell’interesse o a vantaggio delle società stesse, da esponenti dei vertici aziendali (i c.d. soggetti “in posizione apicale”) e da coloro che sono sottoposti alla direzione o vigilanza di questi ultimi (i c.d. “sottoposti”).

Tale ampliamento di responsabilità mira sostanzialmente a coinvolgere nella punizione di determinati reati il patrimonio delle società e, in ultima analisi, gli interessi economici dei soci.

Aspetto fondamentale del D.Lgs. n. 231/2001 è l’attribuzione di un valore esimente ai modelli di organizzazione, gestione e controllo della società.

In caso di reato commesso da un soggetto in posizione apicale, infatti, la società non risponde se prova che (art. 6, comma 1, del D.Lgs. n. 231/2001):

l’organo dirigente ha adottato ed efficacemente attuato, prima della commissione del fatto, modelli di organizzazione e di gestione idonei a prevenire reati della specie di quello verificatosi

il compito di vigilare sul funzionamento e l’osservanza dei modelli e di curare il loro aggiornamento è stato affidato a un organismo della società dotato di autonomi poteri di iniziativa e di controllo

le persone hanno commesso il reato eludendo fraudolentemente i modelli di organizzazione e di gestione

non vi è stata omessa o insufficiente vigilanza da parte dell’organismo di vigilanza.

Nel caso, invece, di reato commesso da un soggetto sottoposto all’altrui direzione o vigilanza, la società risponde se la commissione del reato è stata resa possibile dalla violazione degli obblighi di direzione o vigilanza alla cui osservanza la società è tenuta (art. 7 del D.Lgs. n. 231/2001).